Dati analitici del film
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L’eternità e un giorno (Mia Aioniotita kai mia Mera) (1998)

L’eternità e un giorno (Mia Aioniotita kai mia Mera)

Dati generali


Anno: 1998
Durata: 130 Minuti
Colore: Colore
Paese: Grecia
Premi - Riconoscimenti: 1998. Festival di Cannes: Palma d`oro, premio della giuria Ecumenica.

Il film
A Salonicco, Alessandro, poeta e intellettuale ormai anziano, si prepara a lasciare definitivamente la casa sul mare dove ha sempre vissuto. Casualmente ritrova una lettera della moglie Anna: vi è descritto un giorno d'estate di trenta anni prima. Allora Alessandro sente che è giunto il momento di cominciare un viaggio senza una meta particolare, se non quella di mettere insieme le suggestioni del passato e le malinconie del presente. L'artista vorrebbe trovare ancora il conforto della poesia, ma le parole non sembrano più sufficienti. Messosi in cammino, Alessandro incontra un bambino, ne intuisce la situazione di pericolo, lo salva dalla turpe tratta dell'infanzia condotta dai clandestini, lo porta in giro con sé. Rievoca poi alcune figure di poeti del passato, tra cui Ugo Foscolo, e immagina il poeta come colui che compra le parole. Va a portare il cane alla domestica di casa, osserva la festa per il matrimonio della figlia, incontra il medico col quale concorda di ricoverarsi il giorno dopo, sentendosi ormai molto malato. In ospedale immagina di andare a visitare l'anziana madre. Poi lui e il bambino salgono su un autobus, insieme a loro ci sono giovani vivaci, altri con bandiere, alcuni musicisti. Scendono, si dirigono verso una nave, per il bambino è il futuro. Alessandro, rimasto solo, si rivolge verso il mare.
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